venerdì 26 novembre 2010

LA ROSA DI NATALE

Proprio oggi sono caduti i primi fiocchi di neve e, probabilmente, le mie piantine in serra hanno tirato un sospiro di sollievo.

L'ELLEBORO NIGER o rosa di natale, è una pianta perfettamente adeguata alle basse temperature, infatti, i suoi fiori sbocciano d'inverno, da dicembre in poi. Appartiene alla famiglia delle ranunculaceae ed è originaria dell'Europa, del Caucaso e dell'Asia minore, le specie perenni conosciute sono circa 20. La coltivazione ideale è nelle bordure miste, si piantano ad ottobre-novembre, in posizioni parzialmente ombreggiate, in terreno umido, pesante e ben drenato.
Sull'elleboro natalizio non poteva non fiorire una leggenda cristiana. Si racconta che i re Magi erano arrivati ai primi di gennaio con molti doni destinati al bambin Gesù. Vicino alla grotta vi era una pastorella che vedendo i doni dei Re Magi si mise a piangere perché non possedeva nulla da offrire al Salvatore.

Stava piangendo quando vide spuntare dalla neve dei fiori dalle antere dorate: le rose di Natale, che la pastorella poté raccogliere e donare a Gesù. L'Elleboro viene citato anche nelle leggende greche, nelle quali veniva ritenuto efficace per curare le malattie mentali. Effettivamente, il fiore contiene l'elleborina, che grazie alle sue proprietà narcotiche può essere usato (seguendo le dosi mediche) come calmante e in passato fu usato anche come purgativo o vermifugo. Oggi l'elleborina é stata bandita dalle farmacie in quanto è ritenuta una sostanza velenosa che può provocare collasso, vomito, sonnolenza. In realtà anche gli antichi la ritenevano una pianta velenosa soprattutto le parti del rizoma e delle radici. Fino ai primi del Novecento era una pianta molto diffusa nei giardini d'inverno dell'intera Europa.

3 commenti:

  1. Gli ellebori sono tra i miei fiori preferiti. Adoro scovarli nei boschi...

    RispondiElimina
  2. Sono piante bellissime, hanno qualcosa di speciale.....

    RispondiElimina
  3. C'è anche l'helloborus viridis, chiamato "erba nocca", con fiorellini verdi .....
    Questo titolo ,"Erba nocca",è stato dato a un suo racconto da Giani Stuparich, ripubblicato nel 2008 per Alba Pratalia..... e molto bello.

    RispondiElimina