lunedì 25 ottobre 2010

Tempo di zucche.





La più celebre zucca della letteratura occidentale è quella che appare in Cenerentola di Charles Perrault. Quando la giovane fanciulla vede le sorelle pronte per il ballo scoppia a piangere, delusa e convinta di non poter partecipare alla festa, ma in suo aiuto arriva una fata (la fata Smemorina) che le dice di andare in giardino e di portarle una zucca grande e bella. Con un tocco di magia, la fata tramuta la zucca in carrozza, in una carrozza dorata trainata da splendidi cavalli che porteranno Cenerentola al ballo.
Ad Halloween, invece, della zucca si fa ben altro uso. Come fece la fata di Cenerentola, si svuota ma non si trasforma in carrozza, si intagliano occhi e bocca, si mettono lumini o candele accesi che illuminano la parte interna riflettendo sui muri sagome mostruose. Nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, le zucche, si sistemano sui davanzali delle finestre, per rappresentare l'arrivo dei morti nella notte che tra i Celti segnava il Capodanno; e proprio il Capodanno è simbolo di vita e di morte, di fine e di nuovo arrivo.
In Europa, la zucca di forma tonda (di zucche ve ne sono tantissime specie e forme), simboleggia la testa umana e molto spesso il capo di una persona poco intelligente: "Aver poco sale in zucca", "é uno zuccone!".
Infine, i semi, simbolo di abbondanza e di fertilità, è meglio tenerli e abbrustolirli o salarli, così da poterli sgranocchiare più avanti.

3 commenti:

  1. La zucca è proprio un dono della natura, aggiungerei! E che bel colore! Ci mette di buon umore proprio nella stagione che a molte persone mette tristezza. :)

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  2. Quando abitavo in campagna, tanto tempo fa,i miei la zucca non la mangiavano,la davano come cibo agli animali e tenevano solo i semi che poi mia nonna faceva seccare su una rete e che si abbrustolivano poi per mangiarli nelle sere invernali.
    Io, adesso, invece con la zucca gialla ci faccio un buonissimo risotto e una ciambella con dentro le scaglie di cioccolato.
    Ciao, Danda.....

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  3. Pensa che al paese di mio padre, sui monti in provincia di Avellino, la zucca veniva fatta a fettine e seccare. Durante l'inverno diventava un dolce snack per i bambini...

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