martedì 21 dicembre 2010

UN GRANDE PESO

Cari Erbosi, proprio ieri camminando di corsa tra le vie di Milano (non proprio in centro), ho dovuto fermarmi ad osservare uno spettacolo meraviglioso, una pianta di CACHI carica di frutti più o meno così:

L'albero era al di là di una cancellata, nel giardinetto di una casa che in apparenza sembrava semi disabitata e forse proprio per questo motivo, i frutti non sono stati raccolti da nessuno.
Grandi e gonfi pendevano numerosi portandosi appresso i rami sottili, curvi e affaticati. Alcuni cachi erano già caduti a terra. "Che peccato!" ho pensato, tutti quei frutti lasciati a marcire.
Ma lo sapete che il caco proviene dal Giappone e dalla Cina? In Europa, nel '700 veniva considerata una pianta ornamentale, intorno al 1870 la prima pianta di cachi arrivò al giardino di Boboli a Firenze e solo nella seconda metà del '900 cominciò ad essere apprezzato per i suoi frutti. Proprio in Cina e in Giappone, il caco, è considerato l'albero delle 7 virtù, ognuna con un significato:
la lunga vita, la grande ombra, la mancanza dei nidi fra i suoi rami, la mancanza di tarli, la possibilità di giocare con le sue foglie indurite dal ghiaccio, e il poter fare, sempre con le foglie, un bel fuoco vivo e un buon concime per la terra.
I cachi sono il simbolo dell'autunno e dell'inverno.
Riporto qui la ricetta facile facile del mio sorbetto preferito, quello ai cachi appunto.

Sorbetto di cachi.

Se non disponete di una gelatiera , potete anche versare il composto in un contenitore, metterlo nel freezer e frullarlo ogni 5-6 minuti con il mixer a immersione, fino a che il sorbetto non raggiunge la giusta consistenza.
Lavare i cachi, tagliarli a pezzi.
Preparare uno sciroppo mettendo 150 grammi di acqua e 50 grammi di zucchero di canna in una casseruola e facendolo bollire per 5 minuti. Intanto schiacciare 300 grammi di polpa di cachi, togliere eventuali semi e i filamenti bianchi più grossi, aggiungere 1 pizzico di cannella. Mescolare bene con un frullatore a immersione per rendere cremoso il tutto. Sempre mescolando (con una spatola) incorporare lo sciroppo e 1 albume montato a neve ben ferma.
Mettere il composto nella gelatiera per circa 20 minuti.

1 commento:

  1. interessante la spiegazione sulla pianta e sui suoi frutti ma ancora più stuzzicante la ricetta del sorbetto. anche da noi qui in piemonte ci sono ancora tante piante cariche di frutti. penso che il prossimo anno nel mio giardino ne metterò una, mi attira molto l'idea di avere in autunno quel ben di Dio a portata di mano e di...gola!

    RispondiElimina