giovedì 23 settembre 2010

Adotta un albero


Adotta un albero a distanza è il titolo della campagna che promuove una splendida idea: piantare un albero a distanza.
L'Associazione Sunugal si fa promotrice di questa iniziativa che offre nuove risorse in luoghi dove manca un pò tutto. L'iniziativa si può sostenere con un costo minimo di 10 euro, verrà piantato un albero per contrastare il deserto che avanza e ridare vita alla terra.
Tutte le informazioni le potete trovare su www.sunugal.it o scrivendo a modougueye69@gmail.com

STO IMPARANDO A CUCIRE...



Ecco, mi sono fissata, voglio imparare a cucire, voglio dilettarmi con la macchina.
Tra fili che sfuggono, misure sbagliate e ingarbugliamenti vari vi mostro la mia prima borsa.
Naturalmente si accettano consigli!

domenica 19 settembre 2010

MILLEGIARDINI


Mi fa piacere segnalare GIARDINI E PAESAGGIO di Angelo Vavassori. Il libro è una guida utile ai professionisti del settore, come giardinieri e architetti, ma non solo. Infatti, tutti noi possiamo carpire nuove idee per i nostri giardini e dilettarci osservando le circa 1450 foto presenti nel volume.
Il libro costa 56,00 euro, potete ordinarlo direttamente su www.altranatura.it o chiedere informazioni a: millepiante@gmail.com
Buona lettura!

venerdì 17 settembre 2010

UN PIPISTRELLO PER AMICO


Installazione di una Bat box




Vecchia Pipistrelliera


Tra pochi giorni inizierà l'autunno, e i nostri amici (perché di amici, credetemi, si tratta) pipistrelli, a causa della diminuzione della temperatura e la scarsità di insetti, si ricovereranno nei rifugi invernali dove inizia il loro periodo di ibernazione. Questi rifugi sono per lo più grotte, miniere o freddi scantinati dove i pipistrelli possono affrontare il lungo inverno senza cibo, grazie al grasso accumulato nella bella stagione.
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire chi sono e come vivono questi mammiferi volanti.
In Italia vivono ben 34 diverse specie di pipistrelli. rappresentano circa il 30% di tutte le specie di mammiferi selvatici presenti nel nostro Paese. I pipistrelli hanno caratteristiche particolari: sono gli unici mammiferi che sanno volare, e grazie ad un sofisticato sistema radar ad ultrasuoni riescono a vedere anche nella più completa oscurità.
Quali sono le dimensioni di un pipistrello? L'apertura alare delle specie più comuni, quelle che possiamo osservare in ambienti più o meno urbanizzati, varia dai 20 ai 25 cm, il loro corpo difficilmente supera i 5 - 7 cm, mentre il loro peso è di appena 5 - 15 grammi. In pratica si tratta solo di ali e di pelo!
Non costruiscono un nido o un rifugio, ma, come vi ho detto all'inizio di questo post, si servono di rifugi già esistenti. Un tempo, le vecchie abitazioni, garantivano rifugi sicuri ai pipistrelli, ma il modo di costruire moderno, lascia pochi pertugi o fessure sfruttabili dai nostri amici notturni. L'illuminazione cittadina è però un fattore che favorisce la presenza di pipistrelli perché le luci attirano gli insetti e non è difficile osservare le virate dei pipistrelli che catturano ogni tipo di insetto.
In una notte d'estate, un pipistrello riesce ad ingerire una quantità di insetti tale che il suo peso aumenta del 25 - 50%. da 500 a 5000 prede a notte! Insomma, un vero e proprio insetticida naturale!
LE BAT BOX
Per quanto riguarda invece i rifugi artificiali per pipistrelli, conosciuti anche come BAT HOUSE o BAT BOX, sono comunemente utilizzati per scopi scientifici e in particolare per lo studio di quella specie di pipistrelli che si rifugiano nei cavi degli alberi. Appese agli alberi in aree boschive di grande estensione, le bat box vengono colonizzate in breve tempo e costituiscono l'unico mezzo efficiente per rilevare la presenza di specie come nottole, barbastelli, orecchioni, ecc...
Le prime esperienze italiane di rifugi artificiali per pipistrelli risalgono ai primi anni del '900. Le paludi dell'Agro Pontino, in provincia di Latina, prima di essere bonificate, erano infestate dalla malaria. Furono allora costruiti i "pipistrellai" o le "pipistrelliere" per combattere così la malaria. Questi rifugi erano piccole torri di legno o muratura, alte fino a 15 metri e montate su palafitte. I pipistrelli che le abitavano godevano dei favori della popolazione e guai a chi li disturbava. Purtroppo oggi, l'uomo sembra essersi dimenticato dei favori ricevuti...
Oggi le BAT BOX, possono essere di forma quadrata, cilindrica o piatta, costruite in legno, cemento/segatura o in materiali plastici. L'uso negli ambienti urbani è finalizzato ad offrire un rifugio alternativo alle specie più in pericolo. Posizionate sugli alberi o sulla parete di casa, possono offrire rifugio a questi animali, efficienti e innocui alleati alla battaglia biologica alle zanzare.
DOVE INSTALLARE LE BAT BOX?
Sulla parete esterna di una casa o sul tronco principale di un albero o su un semplice palo. Devono essere poste almeno a 4 metri di altezza da terra; non devono essere illuminate da forti luci durante la notte. Le bat box situate in luoghi freschi, sono preferite dai maschi, mentre quelle situate in luoghi caldi dalle femmine e dalle colonie riproduttive che prediligono l'esposizione diurna al sole. Posizionarle in una zona verde, è sicuramente la scelta migliore. Bisogna stare attenti che il rifugio non venga colonizzato da vespe o da altri insetti, soprattutto durante l'inverno.

Recentemente è stata fondata un'associazione che riunisce i maggiori esperti italiana di chirotteri, il GIRC (Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri): www.pipistrelli.org, ma esistono anche associazioni internazionali: www.bats.org.uk/ www.batcon.org/home/default.asp.

giovedì 16 settembre 2010

cambio di look


Cari amici Erbosi, Il Teorema ha cambiato look, è diventato tutto verde! Spero vi piaccia.

mercoledì 15 settembre 2010

CARI ERBOSI E' TEMPO DI BULBI

CAMILLA E IL MONDO DEI GIARDINI




Cari Erbosi, vi segnalo questo libro-favola adatto a sensibilizzare i vostri piccini verso la natura. Lettura consigliata anche agli adulti...

A casa di Camilla nascono 2 pulcini. L'imbranato Budino e il terribile Uovosbattuto che, appena nato, ruba la rosa posata sui capelli di Camilla e fugge via. Dove se ne è volato come un forsennato? Sono tutti sbalorditi dalla fuga e solo il mica-tanto-terribile pirata Caravaggio è capace di individuare la pista da seguire. Il pulcino va pazzo per gli odori e i colori di piante e fiori e quindi vola di giardino in giardino. Senza perdersi in chiacchiere si raccolgono tracce e ci si organizza per un viaggio nelle varie tipologie di giardino: romantico, zen, reale, mediterraneo. La ricerca svela le caratteristiche dei diversi giardini, oltre che, far assomigliare l'intera avventura a una caccia al tesoro che coinvolge tutti i sensi. Un racconto per sviluppare un sentimento di responsabilità e amore verso la natura ed entrare in contatto con la parte più profonda di noi stessi.

Età di lettura: da 3 anni.

Autore: Franca Cicirelli
Editore: La Meridiana
Data pubblicazione: 2010
Pagine: 112
Prezzo di copertina: € 16,00

sabato 11 settembre 2010

Haiku


notte di luna velata:
qualcuno è fermo
tra i peri del giardino

Yosa Buson

venerdì 10 settembre 2010

SCIENZA E NATURA




Ho appena terminato la lettura di un libro straordinario: L'ISOLA DEI SENZA COLORE di Oliver Sacks. Il noto neurologo inglese autore di altre opere interessantissime (vedi Risvegli, L'uomo che scambiò la moglie per un cappello, Vedere voci, ecc...), scrive questo libro nel 1997, dopo due viaggi in Micronesia. L'opera è infatti composta da due racconti autonomi e dalle numerose note che arricchiscono sempre i libri di Sacks. Il primo racconto parla della cecità cromatica completa che si manifesta in due isole dell'Oceano Pacifico: Pingelap e Pohnpei che, scherzo del destino, sono luoghi con veri tripudi di colori naturali. Il secondo racconto parla di un'altra isola: Guam e della strana paralisi progressiva (molto simile all'unione del morbo di alzheimer con quello di parkinson) chiamata lytico-bodig. Ciò che ci può interessare, è come Sacks, racconta gli ambienti e la natura presenti nelle isole della Micronesia e come analizza le piante presenti nelle intricate foreste di Guam. L'autore, profondo conoscitore di botanica, ci parla della sua meraviglia davanti ai grandi ALBERI DEL PANE, alle enormi CICADINE, le piante più antiche esistenti tuttora sulla terra.
Ma cosa sono le cicadine? Le cicadine sono le piante legnose più antiche del nostro pianeta. La loro struttura è simile a quella di una palma tozza, ma in realtà il frutto (se di frutto vogliamo parlare), è un involucro succulento e colorato simile ad una susina. Alcuni coni di cicadine sono enormi, arrivano a pesare anche più di 45 kg, sono molto simili alle pigne degli abeti, quindi hanno una struttura a scaglie. Oggi i botanici hanno individuato più di duecento specie di cicadine, raccolte in undici generi.
Nel libro, Sacks si sofferma sulla teoria, non confermata, anzi, tendente ad essere oramai smentita, del fatto che gli abitanti di Guam malati di lytico-bodig, abbiano contratto la malattia facendo largo uso alimentare della farina che si ricava proprio dalle cicadine. L'autore, essendo neurologo e ricercatore, ha, durante questi viaggi, affiancato dei colleghi che da anni ormai, si erano trasferiti sulle suddette isole per studiare l'origine della malattia e i collegamenti con gli elementi botanici presenti in loco.
Inoltre Sacks, ci parla di felci enormi e meravigliose, di come avviene l'impollinazione delle cicadine e di altre piante.
Insomma, un libro davvero interessante, ricco di elementi scientifici ma a tratti divertente e, sicuramente, come tutte le opere di Sacks, molto, molto curioso.

venerdì 3 settembre 2010

IL VERO GIARDINIERE NON SI ARRENDE




Le parole, in certi casi, non servono, infastidiscono e possono soltanto ferire: i silenzi di un giardino possono essere lontani e profondi, ma non potranno mai essere vuoti, o tanto meno inutili e muti.
Paolo Pejrone

giovedì 2 settembre 2010

MACCHIA MEDITERRANEA









Cari erbosi, sono tornata da poco da un'isola croata che mi sento vivamente di consigliare.
Il nome dell'isola è Dugi Otok, o isola lunga, si trova davanti alla città di Zara, nella Dalmazia settentrionale ed è raggiungibile con un traghetto proprio da Zara.
L'isola si sviluppa orizzontalmente nel mar Adriatico ed è caratterizzata dalla rocciosità tipica della zona costiera istriana o dalmata. Mi capitò, in passato, di visitare la Croazia e di andare su altre isole ma, un posto simile a questo, raramente mi è capitato di trovarlo. L'isola è completamente ricoperta dalla macchia mediterranea che la rende verdeggiante e profumata come non mai. Pini,lavanda, timo, liquirizia e mirto spandono le loro fragranze inebriando l'olfatto dei visitatori. Distese di ulivi alternati ad alberi di fico creano un paesaggio sublime e continuo, intramezzato solamente da piccoli e bianchi muretti a secco che distinguono le proprietà. Le piante grasse crescono "piene" e "tronfie". Le Belle di notte fucsia, bianche, arancio, durante la calura diurna rimangono chiuse e quasi un pò sgualcite per poi, al calar del sole aprirsi e mostrare la loro bellezza ai felici calabroni che ronzano loro intorno. Arbusti e piante grasse li troviamo anche a picco sul mare, arrampicati alle scogliere con le loro forti radici, lì a creare un contrasto meraviglioso tra il bianco della roccia e il verde dei vegetali. A Dugi Otok, non esistono vere e proprie città, ma paesini, ognuno con il suo porticciolo e alcuni senza neppure un bar o un punto di ristoro. La popolazione che nella maggior parte dei casi verso ottobre emigra a Zara, lascia che la natura faccia il suo corso, modificandola appena, quanto basta per rendere l'isola vivibile e percorribile ai visitatori estivi che condividono la passione per questo luogo prezioso.