sabato 24 dicembre 2011

ANCORA AUGURIIIIIII

Un abbraccio cari Erbosi
a tutti gli amici freddolosi
che temono l'inverno, per loro si che è l'inferno!
Un abbraccio alle blogger che seguo,
a quelle super impegnate e a quelle annoiate.
Un abbraccio alle vostre famiglie, ai vostri bimbi e ai vostri pelosi
che, quando siete al computer vi osservano curiosi.
Buone feste amiche e amici.

lunedì 19 dicembre 2011

MI MUOVO SEMPRE


Io mi muovo sempre perciò non riescono mai a fotografarmi bene.
Buone feste a tutti gli amici Erbosi, dal Teorema di Dionea e da Marroncina.

giovedì 15 dicembre 2011

BISCOTTINI PAN DI ZENZERO



Ricetta degli omini di pan di zenzero

Ingredienti:

-per il pan di zenzero:

* 400g di farina
* 100g di burro
* 100g di zucchero
* un uovo
* 160 ml di melassa (io ho usato il miele come sostituto)
* mezzo cucchiaino di lievito per dolci
* un cucchiaino di cannella
* un cucchiaino di zenzero macinato
* 4 chiodi di garofano tritati
* un pizzico di noce moscata
* un pizzico di sale

-per la decorazione:

* 200g di zucchero a velo
* 1 albume
* qualche goccia di succo di limone
* coloranti in pasta

In una terrina setacciare la farina, il lievito e le spezie.
A parte lavorare il burro ammorbidito con lo zucchero.
Aggiungere l’uovo.
Lavorare ed aggiungere la melassa.
Infine incorporare la farina.
Avvolgere nella pellicola trasparente e lasciar riposare il pan di zenzero per una notte prima di utilizzarlo.

Stendete il pan di zenzero su una superficie infarinata ottenendo uno spessore di circa mezzo centrimetro. Con un tagliabiscotte formate i vostri omini di pan di zenzero.
Prima di cuocerli potete praticare dei fori in modo da poterli poi appendere sull’albero di Natale. :P

Trasferite gli omini di pan di zenzero su di una teglia unta e fateli cuocere in forno preriscaldato a 180° per dieci minuti circa.

Una volta cotti, lasciateli raffreddare su una gratella.
Omini di pan di zenzero2
Nel frattempo preparate la ghiaccia reale.

In una terrina mettere gli albumi.

Iniziare a montarli con uno sbattitore.

Aggiungere poco alla volta lo zucchero a velo.

Infine aggiungere il succo di limone.

Se la ghiaccia reale risultasse troppo liquida, aggiungete un altro po’ di zucchero.

Ora coloratela con i coloranti alimentari in pasta e decorate gli omini di pan di zenzero.
Eccoli qua, gli omini di pan di zenzero, pronti per essere mangiati.

martedì 13 dicembre 2011

FRANCOBOLLI DAVVERO SPECIALI!

Guardate che belli questi francobolli cari Erbosi.





giovedì 24 novembre 2011

fine settimana a Bajardo

Girando per gli stretti vicoli di Bajardo, tra case di pietra e resti di antiche chiese, è facile perdere il senso del tempo e avere l'impressione di essere nell'epoca medievale. Sopra San Remo, percorrendo 25 km di tornanti tra boschi meravigliosi, si arriva a Bajardo, un paesino della Val Nervia di circa 400 anime dove si raccolgono le olive e si lavorano al frantoio a sangue, dove si cerca di condurre una vita eco-sostenibile. Un bel percorso tra le case arroccate nasconde pianori che si stagliano su panorami mozzafiato; percorrendo le stradine si arriva anche al tempio dei Druidi e poi ancora alle rovine della chiesa di San Nicolò.

Vicolo di Bajardo


Marri a Bajardo










Alle porte di Bajardo c'è la Casa del Ghirosveglio, azienda agricola/agriturismo meraviglioso. Noi abbiamo trascorso una notte al Ghiro sveglio, in un'atmosfera da favola, tra gnomi e intarsi del legno fatti dal proprietario, un uomo straordinario, ex ingegnere che ha lavorato in passato in Brasile, in India e in altri paesi. Stanco dei viaggi e del mondo ha deciso di acquistare e di ristrutturare una ex casa famiglia per bimbi portatori di handicap, trasformandola nel Ghirosveglio. Svegliati dal raglio dell'asina, coccolati da un piumone fiorito e da una vista bellissima, abbiamo visto tanti animali e conosciuto un uomo davvero interessante che decidendo di cambiar vita ha scelto Bajardo e i suoi 400 abitanti, ha scelto una vita sana, eco sostenibile, prendendosi cura degli animali e coltivando la lavanda. Erbosi, vi consiglio di andare a visitare questo bel paesino a pochi Km da San remo e da Ventimiglia, a 50 km da Imperia.



La casa del Ghirosveglio e veduta di Bajardo dalla torretta del Ghirosveglio.



La Casa del Ghirosveglio
via Roma 56
18031 Bajardo (IM)
Tel: 0184 674012
www.ghirosveglio.com

venerdì 18 novembre 2011

I MOSTRI DI ILA DA PANPEPATO

Cari Erbosi, pubblico alcune foto che ho scattato questa mattina da Panpepato, il negozio che ospita, per questo periodo pre-natalizio, i miei Mostri.

Panpepato, via Solari 2/A Milano

VERMUT in vetrina



Troppo bella la vetrina autunnale con tutte le tonalità dell'arancio e del marrone, Vermut sta proprio bene!


giovedì 17 novembre 2011

MI GASO MI GASO.

Ieri ho fatto cenno ad una novità che mi fa tanto "gasare".
Quale?
I Mostri di Ila sono in vetrina da Panpepato, un negozietto davvero meraviglioso in via Solari, sito a lato del Parco Solari di Milano.
Panpepato è uno di quei negozi che quando ci passi davanti non puoi fare a meno di fermarti: spille, abitini (anche per bimbi), accessori vari, borse, pupazzi creati da tanti creativi diversi in un ambiente caldo e raccolto; per non parlare della location, il parco Solari appunto che è una splendida cornice, un'isola verde.
Presto andrò a fare qualche fotina ai Mostri e vi mostrerò le creature nel nuovo habitat...

Intanto eccovi le info di Panpepato:
www.panpepato.com
0243910243
via Solari 2/A, 20144 Milano

mercoledì 16 novembre 2011

CI SONO

Eccomi cari Erbosi, ci sono!
Ovvero qualche anonimo ha sottolineato che da un pò non scrivo nulla sul Teorema di Dionea e allora eccomi qui.
Si, ho avuto da fare: esposizioni "Zitroniche" da organizzare al MONO studio, Mostri da cucire, gufi da finire, un corso di Teatro movimento per adolescenti sordi e udenti da iniziare, tutto questo tra una mattina e l'altra di lavoro a scuola o una sera e l'altra di corsi vari.
Inoltre ci sono novità, che detto tra noi mi fanno un pochino "gasare", ma al momento giusto vi aggiornerò.
Ora guardatevi le foto che posto qui sotto, riassumono il motivo della mia assenza.
A presto.


Invito dell'espozione del disegnatore Zitrone

Manifesto del corso "Sentiamoci. Il corpo in movimento" che tengo per il Comune di Milano.



Ho creato tanti nuovi Mostri.

venerdì 4 novembre 2011

GIORNATA NAZIONALE DEL GUERRILLA GARDENING ITALIANO

Guerrilla Gardening Day: il 4 novembre tutti pronti per un attacco verde in stile nazionale!

RAGAZZI OGGI E' IL GUERRILLA GARDENING DAY, LO SAPEVATE?
Guardate qui:
http://www.guerrillagardening.it/

I miti arcaici della malegrana

Attribuito alla Grande Madre, regina del Cosmo, nel suo duplice ruolo di colei che dà la vita e colei che la toglie, la melagrana era simbolo di fecondità e di morte, tant'è vero che si sono trovate melegrane di argilla nelle tombe greche dell'Italia meridionale.
Secondo un mito greco il primo melograno nacque dalle stille del sangue di Dioniso. Dal sangue che si era sparso spuntò un albero, il melograno. In epoca arcaica il melograno, invece, era associato ad un essere femminile, Rhoio, uno dei nomi greci della
pianta: era la figlia di Stafylos, il tralcio d'uva e a sua volta figlio di Dioniso. Il padre irato l'aveva chiusa in un recipiente di argilla e gettata in mare. Dopo un lungo viaggio era approdato sull'isola di Delo dove aveva generato Anios che a sua volta generò Vino, Grano e Ulivo. Side è un altro nome del melograno, collegato a una fanciulla eroina di Panfilia. Side era sposa di Orione che la gettò nell'ìAde perchè aveva osato competere con Era in una gara di bellezza. In tutti questi miti è simboleggiato il ciclo morte - sacrificio da cui nasce la vita.
(da Florario - Alfredo Cattabiani)



la melagrana
scrigno di mille chicchi
come varianti

(haiku tratto dal blog Papavero di campo)


CONFETTURA DI MELOGRANO

Ingredienti:

- melograno
- zucchero
- scorza grattuggiata di un' arancia

Preparazione: Scegliete delle melograne mature, tagliatele e separate per bene i semi dalla pellicola bianca che non và utilizzata. Mettete i semini in uno schiacciapatate e premete bene per ottenere la maggiore quantità di succo. Pesate il succo, unitevi uguale peso di zucchero, scorza d'arancia grattugiata e mettete quindi sul fuoco. Portate a bollitura e lasciate poi cuocere a fuoco vivace fino a quando versando una goccia su un piatto si rapprenderà velocemente. Togliere dal fuoco, mettere nei vasi e coprire. Invasatela ancora calda fino ad 1 cm dal bordo del vaso, e mettete il coperchio ermetico. A questo punto capovolgete il vasetto per 5 minuti in modo che la marmellata ancora bollente impregni l'interno del coperchio. Si effettua così una specie di autosterilizzazione.


CROSTATA DI MELOGRANO.
Ingredienti (6 Porzioni):


Preparazione:

Crostata di melograno

1-Tagliate a metà i melograni, mettete in una ciotola i grani aiutandovi con una forchettina e tenete da parte

2-Fate ammorbidire il burro fuori dal frigorifero. Mettete in una ciotola la farina, lozucchero, i tuorli d’uovo ed il burro a fiocchetti. Impastate fino a formare un impasto elastico che aiuterete a staccarsi dalle mani infarinandole regolarmente. Formate una palla e lasciatela riposare per mezz’ora in frigorifero.

3-Imburrate e infarinate una tortiera a bordo estraibile del diametro di 24 cm e foderatela con la pasta che avrete steso, con l’aiuto di un mattarello, su di un piano infarinato. Punzecchiate la pasta con una forchetta, ricopritela con carta oleata su cui verserete dei fagioli secchi e fate cuocere nel forno a 190° per circa mezzora.

4-Preparate ora la crema pasticciera mettendo in un pentolino i tuorli e lo zucchero e, fuori dal fuoco, montateli bene col frullino elettrico. Devono risultare molto cremosi e non si deve sentire più la granulosità dello zucchero. Versate la farina a pioggia, incorporate poco alla volta il latte bollente e la buccia di limone. A questo punto mettete il pentolino sul fuoco molto basso e fate cuocere, mescolando sempre, fino a quando la crema non si sarà addensata. E' molto importante non fare bollire la salsa. E' pronta quando non scivola dal cucchiaio di legno rimanendo come attaccata. Toglietela dal fuoco ricordandovi di estrarre la buccia del limone.

5-Quando la crostata è bella dorata, sfornatela e fatela raffreddare. Spalmate il fondo con un bello strato di crema pasticciera e ricopritela tutta e abbondantemente col melograno.
Per ultimo, spennellateci sopra la gelatina di melograno che avete riscaldato in un pentolino.

giovedì 27 ottobre 2011

GUFI GUFOSI



Nuovi gufi che però sono subito andati via! Questi gufetti infatti, serviranno al gruppo Un Atto d'Amore per raccogliere un pò di soldini per i pelosi sfortunati.

domenica 23 ottobre 2011

ADESSO BASTA!



La foto qui sopra, cari Erbosi riguarda gli avvisi che il nostro sindaco Pisapia ha fatto affiggere in tutta l'area della Darsena. Qualche settimana fa, infatti, vidi due giovani ragazzi muniti di cartelli e fascette di plastica intenti ad attaccare ai pali questi avvisi.
Leggete con attenzione se ne avete voglia, io l'ho fatto ed ho, ancora una volta, aspettato che ciò che c'è scritto nei cartelli avvenisse, ma così non è stato.
Il sindaco Moratti fece realizzare in quattro e quattrotto, in vista delle elezioni, la passeggiata con pratino finto sulla Darsena, meta di pankabbestia, gruppi di giovani mooooolto maleducati, ma anche meta di noi che abbiamo i cagnolini da portare a spasso e che raccogliamo (cadesse il mondo) i loro bisognini, noi che abbiamo bisogno di un pezzetto di verde in questa Milano semi-invivibile.
Bene, abbiamo detto, che bello! Ora possiamo passeggiare accanto all'acqua, sembra quasi di non essere a Milano!



Ma da subito sono iniziati i problemi: l'erba essendo riportata, crea zolle orrende, la puzza dell'acqua ferma e stagnante, quest'estate, ha reso impossibile le passeggiate sia per il fastidioso odore, sia per le zanzare che proliferavano allegramente.

I sopra citati pankabbestia, inoltre, bivaccano con i loro splendidi cani da 80 kg cadauno senza guinzaglio che girano liberi facendo dei nostri amici pelosi un sol boccone.
Questa mattina alle 8 la Darsena era così.

BASTA! Ora io sono stanca. Perchè mi chiederete voi? Perchè prima di essere eletto, il nostro attuale sindaco, fece una dichiarazione che, senza dubbio, gli fece raggranellare qualche voto da parte dei nostalgici milanesi: "La prima cosa che farò sarà aggiustare la Darsena" (così fu quel che disse, più o meno).
Ora, io so che Milano ha problemi ben peggiori del degrado della Darsena, ma, noi che abitiamo proprio qui non ne possiamo più.
Ritornando al cartello citato all'inizio, dice che nel mese di Ottobre, la Darsena sarebbe stata svuotata per essere ripulita: NON E' VERO.
L'acqua della Darsena è stata tolta per circa una settimana, creando peraltro problemi agli uccelli presenti, ma il fondo non è stato ripulito, è dalla scorsa primavera che ci sono gli stessi oggetti marci che galleggiano o che ormai formano isolotti schifosi.


Segnali stradali, paraurti di auto, ombrelli, seggiolini, sembra l'ufficio degli oggetti smarriti.

A proposito degli uccelli presenti: se ricordate, qualche mese fa ho postato il salvataggio di un airone cinerino al quale ho partecipato, avvenuto, appunto proprio qui, sulla Darsena.


Alcuni uccelli nuotano accanto ad un cuscino marcio.

Ora gli aironi sono numerosi, le papere ancora di più, altre specie proliferano insieme ai gabbiani...i gabbiani? Si i gabbiani sono arrivati circa due settimane fa, ora sono numerosissimi, ma chi li aveva mai visti i gabbiani a Milano?
Stormo di gabbiano in volo sulla Darsena.

Non solo, oltre agli uccelli, c'è anche una splendida famigliola di nutrie che non si sa da dove arrivi; per carità, a me le nutrie piacciono, ma nel Naviglio milanese che cosa ci fanno?
E i topini? Tantissimi scorrazzano di notte indisturbati tra l'immondizia che lasciano le persone.
Vi ho postato alcune foto, giusto per farvi rendere conto, ditemi voi, le papere, gli aironi possono veramente vivere in un'acqua del genere? Devono davvero cibarsi di quello che viene gettato nella Darsena che di mangiabile ha ben poco?
Ho già visto una papera morta galleggiare, è facile che ingoi pezzi di buste di plastica e che soffochi in breve tempo.
Quindi la mia domanda è la seguente, infatti questa lettera sarà presto inviata al signor Pisapia.
Caro sindaco Pisapia, facciamo qualcosa? Magari, se proprio soldi non ce ne sono, assoldiamo volontari o gruppi scout muniti di stivaloni e ripuliamo l'acqua della Darsena?
Infondo, aveva fatto una promessa...


domenica 16 ottobre 2011

IL CICLAMINO

Nell'antichità, il Ciclamino, era ritenuto un amuleto, ovvero un porta-fortuna da piantare in tutti i giardini e intorno alle case.
Il ciclamino è un fiore che comprende quindici specie di erbacee tuberose, spontanee, tipiche del bacino del Mediterraneo. Le foglie sono tondeggianti, ovali, a forma di cuore, piccole che si levano direttamente dai tuberi. I fiori sono sorretti da lunghi peduncoli, formati anch'essi da tuberi: volti verso il basso mostrano una corolla a tubo che termina con cinque petali lanceolati. Il colore varia dal rosa al malva dando vita al "color ciclamino". Il profumo è delicatissimo.
Molti antichi personaggi dell'arte, della letteratura e delle scienze hanno citato il ciclamino: Plinio il Vecchio diceva appunto trattarsi di un fiore amuleto; Teofrasto riteneva che venisse usato per eccitare sensualmente e per facilitare la gravidanza, proprio perchè la forma del ciclamino ricorda vagamente l'utero femminile.
Il suo nome è ispirato al ripiegamento circolare, deriva infatti dal greco Kyklos, che significa cerchio.
Lo si chiama anche panporcino perchè i maiali sono ghiotti delle sue radici tuberose velenose che però non sembrano preoccupare gli animali.
Ogni fiore è collegato ad un messaggio d'amore: il ciclamino significa Amabilità senza pretese. La sua essenza, favorirebbe l'unione delle persone che presentano affinità fisiche e psichiche e accrescerebbe il prestigio personale.
Una curiosità: l'essenza di ciclamino la si può usare per azioni magnetiche col pensiero: si traccia un circolo profumato in mezzo alla fronte!

(Questo post fa riferimento a Florario di Alfredo Cattabiani- Mondadori )

venerdì 7 ottobre 2011

NOCI LAVATUTTO

Caspiterina Erbosi, ho scoperto le "NOCI LAVATUTTO".
Bella novità, mi direte voi.
Si, proprio una bella novità in casa mia e nel giro delle mie conoscenze che sto letteralmente tormentando a furia di parlare di questo detersivo naturale.
Inizialmente, un pochino scettica, ho comprato la confezione piccola piccola contenente 4/5 noci, adatta a 3 lavaggi. Provandola, mi sono accorta che queste noci provenienti dall'India sono davvero efficaci: delicate sui tessuti e per chi soffre di allergie ai detergenti chimici, ma forti contro le macchie e completamente biodegradabili.
Nella confezione (sia quella piccola che quella grande), c'è un sacchettino di cotone dentro il quale vanno messe 3 noci frantumate e, se si vuole l'aggiunta di qualche goccia di olio essenziale, poi il tutto va inserito nel cestello della lavatrice tra i panni da lavare.
Le noci del sapindus mukorossi contengono la saponina e per questo hanno un alto potere detergente oltre che un effetto ammorbidente naturale.
Ogni confezione contiene istruzioni e spiegazioni molto chiare, non ci si può sbagliare.
Io per dare profumo ai panni aggiungo l'olio essenziale di Palmarosa che oltre ad avere un aroma delicato, funge anche da antibatterico/antisettico, ma potete scegliere la profumazione che più vi aggrada: lavanda, limone, acacia...
Penso siano la vera alternativa al detersivo, una soluzione biodegradabile, che quindi rispetta l'ambiente, ma anche un prodotto davvero conveniente (250g per 100 lavatrici) che quindi aiuta il nostro portafoglio!


martedì 4 ottobre 2011

ZAMPETTATA DOMENICALE AL PARCO DEL TICINO

Zamp zamp, cammina cammina lungo il Ticino, accanto ad affascinanti pioppeti e alle ultime api che ronzando cercano di fare ancora un pò di rifornimento!