venerdì 30 luglio 2010

LE MELE DELLA MAMMA





La mia mamma abita ad Alessandria, ridente (ma non troppo!) cittadina piemontese, al piano terra di una bassa palazzina. Ha un giardinetto protetto da siepi, dove Piero, il mitico cane di famiglia, scorrazza felicemente; dove Rubio, il gatto storico, scava fosse dove fare i suoi bisognini all'aria aperta. Al centro del giardinetto, sempre un pò "scabecio" e spettinato, proprio a causa di Piero e Rubio, c'è un albero di dolcissime mele giapponesi. L'alberello è sottile sottile, i rami si piegano sotto il peso delle tante mele che produce, soprattutto in questo periodo. Mia mamma le guarda dal balcone, scende in giardino e le tasta una ad una cercando quelle mature; scuote la testa e mi dice: "non ancora, non sono ancora pronte, forse se le raccolgo e le porto in casa maturano lo stesso. Lo scorso anno le ho lasciate sulla pianta e le hanno divorate le vespe!" Ma poi non ha il coraggio di staccarle... Allora io intuisco che del raccolto rimarrà ben poco tra qualche settimana, capisco che il gusto sta nell'osservare la loro crescita: il fiore bianco che spunta a fine maggio, i petali che cadono sull'erba o in testa a Piero quando si sdraia sotto la pianta, i frutti che da minuscoli bozzi prendono forma, fino a diventare nettare succoso per le vespe o un raro fine-pranzo per la mia mamma.

mercoledì 28 luglio 2010

LA CASA DEL NESPOLO



Vengono subito in mente i Malvoglia e la loro casa disgraziata che proprio al centro della corte aveva una pianta di nespolo. Il nespolo, che nell'opera di Verga diventa simbolo di stabilità, di unione familiare, diventa un tutt'uno con la figura del patriarca padron 'Ntoni anche quando la casa dovrà essere impegnata.
Io, vi mostro le mie piantine di nespolo, nate da semi ricoperti, (con poche speranze) da un velo di terra.
A fine maggio una fogliolina a fatto "capolino" dalla terra, e io mi sono sentita un pò come Alessi, quando dopo non averci sperato più, riesce a riscattare la casa del nespolo.

martedì 27 luglio 2010

NUOVO BLOG


Eccoci, finalmente è nato il blog delle Assistenti alla Comunicazione, anzi, delle SUPER ASSISTENTI ALLA COMUNICAZIONE, delle quali anche io faccio parte. Il blog è ancora in fase embrionale, ma ben presto potrete leggere tutte le informazioni, le curiosità e i problemi che appartengono, appunto, alla figura dell'assistente.

assistenticomunicazione.blogspot.com

giovedì 22 luglio 2010

vi ricordate la borragine?




Erbosi cari, ve la ricordate la Borragine? Dovrebbe essere nota a tutti gli erbosi liguri che, con questa erba, ci riempiono i ravioli o ci fanno la frittata. La borragine (Borago officinalis, L.) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Boraginaceae, si dice che provenga dall'Europa e dal Nord Africa, è una pianta annuale. Il suo aroma è simile a quello del cetriolo. Raggiunge un'altezza di 30-60 cm, ha fusti cavi e foglie ovate, rugose e coperte da una peluria argentea. I fiori, penduli, azzurri, con cinque petali, compaiono da giugno a settembre. (sono note varietà con fiori bianchi o rosa).
Come ho già accennato, è una pianta impiegata in cucina, con le foglie giovani si aromatizzano anche le insalate e i fiori si possono candire, per fare decorazioni di pasticceria.
Con le foglie si fa anche un infuso rinfrescante.
Quella che vedete qui fotografata è la borragine dell'orto di Elena e di Baffo Banfi, credetemi, ormai è difficile trovarla.

finalmente l'ho trovato


Cari erbosi, sono lieta di comunicarvi che finalmente dopo mesi di lunghe ricerche, oggi ho trovato "Libereso, il giardiniere di Calvino" Olèèèèèèèèè. Ed ora non mi resta che tuffarmi nella lettura!

mercoledì 21 luglio 2010

Orti Insorti, grazie Lisa!




La cara Lisa mi ha donato un libricino prezioso: Orti Insorti di Elena Guerrini. L'autrice, attrice, regista, cuoca e narratrice è anche la protagonista dell'omonimo spettacolo tatrale: gli Orti Insorti, che ha debuttato nel 2008.
La Guerrini si chiede quando e come è meglio seminare il basilico? Le risposte vanno ricercate nei ricordi, nei racconti di orti, di nonni e vecchi saggi di campagna che con le loro manie, le loro tradizioni riuscivano sempre a raccogliere i frutti della terra.
In apertura del libricino c'è una lettera-introduzione di Libereso Guglielmi, il mitico giardiniere di casa Calvino e in chiusura una postfazione di Pia Pera. Inoltre Elena Guerrini, chiude il suo lavoro con una citazione del 1962 di un certo P.P. Pasolini, un signore che, ahimè, aveva sempre, pericolosamente ragione...
Quando saranno morti tutti i contadini,
tutti gli artigiani, quando non ci saranno più le lucciole,
le api, le farfalle, quando l'industria
avrà reso inarrestabile il ciclo della produzione,
ecco, allora la nostra storia sarà finita.
P.P. Pasolini. 1962

lunedì 19 luglio 2010

Sere d'estate



E' estate, è luglio.
Arriva la sera, cala finalmente il sole e torna la voglia di uscire per godere di un eventuale venticello o freschino ristoratore. "Dove andiamo?" chiedo io. "A fare due passi" mi risponde Matteo.
Bene! Che bello! Usciamo, giriamo l'angolo e, da veri fortunelli, ci ritroviamo sui Navigli milanesi. Ah, quanta gente, ah quanta vita, ah quanti locali, uh... c'è un gruppo che suona, ma dove sono le piante, dov'è un pò di verde? Voglio un pò di verde, voglio un cespuglio, un albero, qualche oleandro, un aiuola... eh no, cemento, caldo, zanzare, cemento, caldo, zanzare.
Bene, prendiamo la bicicletta e andiamo al parco Sempione..."uh uh attento, frena, ma che cavolo, stava per schiacciarmi. Ma non c'è la pista ciclabile a Milano?"
Ahhhh eccoci, qui, tra gli alberi fa più fresco, prendiamo qualcosa da bere. Dove? "Ah, aspetta, mi spruzzo un pò di anti-zanzara, ahi ahi, maledetta, mi punge anche attraverso i pantaloni..." ( breve tesi sul sistema di resistenza delle zanzare ai vari prodotti repellenti). Ok, sediamoci su questa panchina, "ahi, si ma, ahi, proprio non si può stare".
Torniamo a casa, non si resiste.
Buonanotte, buonanotte... ronf, ronf..........verde, parchi, fiori, aiuole...

libro del mese




CRONACHE DA UN GIARDINO - Paolo Pejrone, fotografie di Dario Fusaro. Mondadori Arte.

giovedì 15 luglio 2010

Haiku



le ruote della locomotiva
si fermano
nell'erba d'estate

Yamagushi Seishi

martedì 13 luglio 2010

natural stile in Berlin






Bene, bene, ritornata da Berlino, pubblico tre misere foto riguardanti la natura berlinese. Mi chiederete perchè. Insomma, proprio non ci sono riuscita a scattarne delle altre, o almeno, avrei dovuto stare tutto il santo giorno dietro l'obiettivo.
La natura, i parchi, circondano Berlino, la riempiono, la colmano e la ristorano. Grandi parchi, infiniti chilometri da percorre, in piena città, in mezzo al verde. Domeniche da trascorrere in compagnia nei numerosi bier garten, lungo il fiume Spree. I parchetti di Friedrichshain dove i bimbi giocano spensierati nelle fontane; la fermata della S9 Pichelsberg che sembra una baita nel bosco...
Accidenti, tornata nell'afosa e cementosa Milano, penso sempre più a quando verrà il giorno di cambiare Heimat!!!