giovedì 24 novembre 2011

fine settimana a Bajardo

Girando per gli stretti vicoli di Bajardo, tra case di pietra e resti di antiche chiese, è facile perdere il senso del tempo e avere l'impressione di essere nell'epoca medievale. Sopra San Remo, percorrendo 25 km di tornanti tra boschi meravigliosi, si arriva a Bajardo, un paesino della Val Nervia di circa 400 anime dove si raccolgono le olive e si lavorano al frantoio a sangue, dove si cerca di condurre una vita eco-sostenibile. Un bel percorso tra le case arroccate nasconde pianori che si stagliano su panorami mozzafiato; percorrendo le stradine si arriva anche al tempio dei Druidi e poi ancora alle rovine della chiesa di San Nicolò.

Vicolo di Bajardo


Marri a Bajardo










Alle porte di Bajardo c'è la Casa del Ghirosveglio, azienda agricola/agriturismo meraviglioso. Noi abbiamo trascorso una notte al Ghiro sveglio, in un'atmosfera da favola, tra gnomi e intarsi del legno fatti dal proprietario, un uomo straordinario, ex ingegnere che ha lavorato in passato in Brasile, in India e in altri paesi. Stanco dei viaggi e del mondo ha deciso di acquistare e di ristrutturare una ex casa famiglia per bimbi portatori di handicap, trasformandola nel Ghirosveglio. Svegliati dal raglio dell'asina, coccolati da un piumone fiorito e da una vista bellissima, abbiamo visto tanti animali e conosciuto un uomo davvero interessante che decidendo di cambiar vita ha scelto Bajardo e i suoi 400 abitanti, ha scelto una vita sana, eco sostenibile, prendendosi cura degli animali e coltivando la lavanda. Erbosi, vi consiglio di andare a visitare questo bel paesino a pochi Km da San remo e da Ventimiglia, a 50 km da Imperia.



La casa del Ghirosveglio e veduta di Bajardo dalla torretta del Ghirosveglio.



La Casa del Ghirosveglio
via Roma 56
18031 Bajardo (IM)
Tel: 0184 674012
www.ghirosveglio.com

venerdì 18 novembre 2011

I MOSTRI DI ILA DA PANPEPATO

Cari Erbosi, pubblico alcune foto che ho scattato questa mattina da Panpepato, il negozio che ospita, per questo periodo pre-natalizio, i miei Mostri.

Panpepato, via Solari 2/A Milano

VERMUT in vetrina



Troppo bella la vetrina autunnale con tutte le tonalità dell'arancio e del marrone, Vermut sta proprio bene!


giovedì 17 novembre 2011

MI GASO MI GASO.

Ieri ho fatto cenno ad una novità che mi fa tanto "gasare".
Quale?
I Mostri di Ila sono in vetrina da Panpepato, un negozietto davvero meraviglioso in via Solari, sito a lato del Parco Solari di Milano.
Panpepato è uno di quei negozi che quando ci passi davanti non puoi fare a meno di fermarti: spille, abitini (anche per bimbi), accessori vari, borse, pupazzi creati da tanti creativi diversi in un ambiente caldo e raccolto; per non parlare della location, il parco Solari appunto che è una splendida cornice, un'isola verde.
Presto andrò a fare qualche fotina ai Mostri e vi mostrerò le creature nel nuovo habitat...

Intanto eccovi le info di Panpepato:
www.panpepato.com
0243910243
via Solari 2/A, 20144 Milano

mercoledì 16 novembre 2011

CI SONO

Eccomi cari Erbosi, ci sono!
Ovvero qualche anonimo ha sottolineato che da un pò non scrivo nulla sul Teorema di Dionea e allora eccomi qui.
Si, ho avuto da fare: esposizioni "Zitroniche" da organizzare al MONO studio, Mostri da cucire, gufi da finire, un corso di Teatro movimento per adolescenti sordi e udenti da iniziare, tutto questo tra una mattina e l'altra di lavoro a scuola o una sera e l'altra di corsi vari.
Inoltre ci sono novità, che detto tra noi mi fanno un pochino "gasare", ma al momento giusto vi aggiornerò.
Ora guardatevi le foto che posto qui sotto, riassumono il motivo della mia assenza.
A presto.


Invito dell'espozione del disegnatore Zitrone

Manifesto del corso "Sentiamoci. Il corpo in movimento" che tengo per il Comune di Milano.



Ho creato tanti nuovi Mostri.

venerdì 4 novembre 2011

GIORNATA NAZIONALE DEL GUERRILLA GARDENING ITALIANO

Guerrilla Gardening Day: il 4 novembre tutti pronti per un attacco verde in stile nazionale!

RAGAZZI OGGI E' IL GUERRILLA GARDENING DAY, LO SAPEVATE?
Guardate qui:
http://www.guerrillagardening.it/

I miti arcaici della malegrana

Attribuito alla Grande Madre, regina del Cosmo, nel suo duplice ruolo di colei che dà la vita e colei che la toglie, la melagrana era simbolo di fecondità e di morte, tant'è vero che si sono trovate melegrane di argilla nelle tombe greche dell'Italia meridionale.
Secondo un mito greco il primo melograno nacque dalle stille del sangue di Dioniso. Dal sangue che si era sparso spuntò un albero, il melograno. In epoca arcaica il melograno, invece, era associato ad un essere femminile, Rhoio, uno dei nomi greci della
pianta: era la figlia di Stafylos, il tralcio d'uva e a sua volta figlio di Dioniso. Il padre irato l'aveva chiusa in un recipiente di argilla e gettata in mare. Dopo un lungo viaggio era approdato sull'isola di Delo dove aveva generato Anios che a sua volta generò Vino, Grano e Ulivo. Side è un altro nome del melograno, collegato a una fanciulla eroina di Panfilia. Side era sposa di Orione che la gettò nell'ìAde perchè aveva osato competere con Era in una gara di bellezza. In tutti questi miti è simboleggiato il ciclo morte - sacrificio da cui nasce la vita.
(da Florario - Alfredo Cattabiani)



la melagrana
scrigno di mille chicchi
come varianti

(haiku tratto dal blog Papavero di campo)


CONFETTURA DI MELOGRANO

Ingredienti:

- melograno
- zucchero
- scorza grattuggiata di un' arancia

Preparazione: Scegliete delle melograne mature, tagliatele e separate per bene i semi dalla pellicola bianca che non và utilizzata. Mettete i semini in uno schiacciapatate e premete bene per ottenere la maggiore quantità di succo. Pesate il succo, unitevi uguale peso di zucchero, scorza d'arancia grattugiata e mettete quindi sul fuoco. Portate a bollitura e lasciate poi cuocere a fuoco vivace fino a quando versando una goccia su un piatto si rapprenderà velocemente. Togliere dal fuoco, mettere nei vasi e coprire. Invasatela ancora calda fino ad 1 cm dal bordo del vaso, e mettete il coperchio ermetico. A questo punto capovolgete il vasetto per 5 minuti in modo che la marmellata ancora bollente impregni l'interno del coperchio. Si effettua così una specie di autosterilizzazione.


CROSTATA DI MELOGRANO.
Ingredienti (6 Porzioni):


Preparazione:

Crostata di melograno

1-Tagliate a metà i melograni, mettete in una ciotola i grani aiutandovi con una forchettina e tenete da parte

2-Fate ammorbidire il burro fuori dal frigorifero. Mettete in una ciotola la farina, lozucchero, i tuorli d’uovo ed il burro a fiocchetti. Impastate fino a formare un impasto elastico che aiuterete a staccarsi dalle mani infarinandole regolarmente. Formate una palla e lasciatela riposare per mezz’ora in frigorifero.

3-Imburrate e infarinate una tortiera a bordo estraibile del diametro di 24 cm e foderatela con la pasta che avrete steso, con l’aiuto di un mattarello, su di un piano infarinato. Punzecchiate la pasta con una forchetta, ricopritela con carta oleata su cui verserete dei fagioli secchi e fate cuocere nel forno a 190° per circa mezzora.

4-Preparate ora la crema pasticciera mettendo in un pentolino i tuorli e lo zucchero e, fuori dal fuoco, montateli bene col frullino elettrico. Devono risultare molto cremosi e non si deve sentire più la granulosità dello zucchero. Versate la farina a pioggia, incorporate poco alla volta il latte bollente e la buccia di limone. A questo punto mettete il pentolino sul fuoco molto basso e fate cuocere, mescolando sempre, fino a quando la crema non si sarà addensata. E' molto importante non fare bollire la salsa. E' pronta quando non scivola dal cucchiaio di legno rimanendo come attaccata. Toglietela dal fuoco ricordandovi di estrarre la buccia del limone.

5-Quando la crostata è bella dorata, sfornatela e fatela raffreddare. Spalmate il fondo con un bello strato di crema pasticciera e ricopritela tutta e abbondantemente col melograno.
Per ultimo, spennellateci sopra la gelatina di melograno che avete riscaldato in un pentolino.