venerdì 24 giugno 2011

Un antiparassitario naturale.

Il mantello di aculei che si porta addosso non è rassicurante, ma in realtà è “tutta scena”, perché gli aculei non pungono la mano dell’uomo: la loro punta è arrotondata e, al massimo, provoca una sensazione di leggero fastidio se si trasporta il riccio in mano per lunghi tratti. Gli aculei risultano invece efficaci per scoraggiare i possibili predatori.



Quando è impaurito, infatti, l’animaletto si appallottola per proteggere il ventre, l’unica parte inerme perché priva di aculei. “Chiuso a riccio”, può rimanere per decine di minuti, completamente paralizzato: è una tattica per far credere al nemico di essere morto, quindi non appetibile: i predatori amano in genere “i pasti vivi”. Ma questo atteggiamento, vincente in natura, è completamente sbagliato nella “civiltà” umana: il riccio si appallottola anche se viene abbagliato dai fari delle automobili, facendo così una brutta fine. Se riesce a scampare dai pericoli dell’asfalto, può trovare la morte nel suo ambiente naturale, la campagna. Anche stavolta a opera dell’uomo: può avvelenarsi mangiando insetti o lumache che hanno ingerito fitofarmaci tossici oppure mangiando frutta trattata con antiparassitari; può bere in pozze d’acqua inquinate da residui velenosi; può finire male se si rifugia dentro cumuli di sterpaglie a cui, nonostante i divieti vigenti, viene dato fuoco...


Non va molto meglio nei giardini: il riccio può scivolare nel laghetto dal quale non riesce a risalire; se si è nascosto fra gli sterpi può finire “affettato” dal filo del decespugliatore; oppure può venire sballottato dal cane di casa. Per ospitare i ricci in sicurezza, bisogna smuovere le sterpaglie prima di eliminarle, per assicurarsi che non sia nascosto fra le foglie. È utile creare un ponticello fra le acque del laghetto e la riva. Per facilitare l’ingresso del buffo animaletto, il giardino non deve essere recintato con rete metallica fino a terra. Per attirarlo, niente di meglio che lasciare vicino a siepi o cespugli una ciotola bassa piena di cibo per cani o gatti, da rinnovare spesso e un’altra ciotola con il latte. Per fare amicizia, anche se si appallottola, mettetegli vicino una fetta di mela o di pera.
ARTICOLO TRATTO DA GIARDINAGGIO INSIEME http://www.giardinaggioinsieme.it/il-riccio-antiparassitario-naturale

giovedì 23 giugno 2011

INVASIONE DI PULCI (BUONE)


mercoledì 22 giugno 2011

GREEN RALF


Questo nuovo mostro che ho fatto si chiama green Ralf - la pulce con il mal di denti.

martedì 21 giugno 2011

LE ERBE DI SAN GIOVANNI

La cara amica Giovanna Gobbi che gestisce il blog "La campagna appena ieri", ha dedicato un post al solstizio d'estate o notte di San Giovanni.
Mi accosto a lei, parlando delle erbe di San Giovanni.

L'iperico (Hypericum perforatum) è detto anche erba di San Giovanni, perché anticamente chi si trovava per la strada nella notte della vigilia, quando le streghe si recavano a frotte verso il luogo del convegno annuale, se ne proteggeva infilandoselo sotto la camicia insieme con altre erbe, dall'aglio all'artemisia alla ruta. Il suo legame con San Giovanni Battista sarebbe testimoniato dai petali che, strofinati tra le dita, le macchiano di rosso perché contengono un succo detto per il suo colore sangue di San Giovanni. Nell'antica Grecia era soprannominato anche "cacciadiavoli" in quanto cresceva sopra le tombe e quindi fuori dal mondo degli inferi. Guariva i morsi dei serpenti o le bruciature. Una volta in molti paesi europei, chi danzava intorno al fuoco nella notte di San Giovanni, si cingeva il capo con fronde di questa pianta. Poi, spenti i fuochi, le gettavano sui tetti delle case per preservarle dai fulmini. Nel Medioevo, veniva appeso alle finestre per scacciare i demoni; durante le Crociate veniva usato dai Cavalieri per curare le ferite. In effetti, è una delle piante più efficaci nella medicazione di ferite sanguinanti. Dalle foglie si ricava il balsamo. Oggi, l’erba di San Giovanni è utilizzata per l’ansia, la depressione di entità da lieve a moderata e per i disturbi del sonno.
(alcune nozioni sono tratte da Florario di Alfredo Cattabiani)

BENVENUTA ESTATE.

Oggi, è arrivata l'estate.
Finalmente!
Mi capiranno i freddolosi (che battono i denti per ben 6 mesi all'anno), i metereopatici (che quando il cielo è plumbeo diventano intrattabili e scontrosi), i viaggiatori (che amano le gite in barca o le passeggiate nei boschi), coloro che portano gli occhiali (che le gocce di pioggia sulle lenti proprio non le sopportano), le ragazze che amano le gonnelline colorate e leggere (e devono indossare spesse calzamaglie che fanno grattare) , coloro che hanno dei cagnolini (da asciugare quando piove o che lottano ogni volta che viene il momento di infilargli il cappottino).
Insomma, c'è un bel sole, il caldo mi rinvigorisce e mi fa venire tanta voglia di pensare alla lista delle cose da portarmi in viaggio.
Questo è il quadro che fin dai tempi del liceo, per me è il simbolo dell'estate:

Silvestro Lega - Il pergolato (1868)

Il Mese di Giugno

Filastrocca del mese di giugno,
il contadino ha la falce in pugno:
mentre falcia l'erba e il grano
un temporale spia lontano.
Gli scolaretti sui banchi di scuola
hanno perso la parola:
apre il maestro le pagelle
e scrive i voti nelle caselle...
"Signor maestro,per cortesia,
non scriva quel quattro sulla mia:
Quel cinque,poi,non ce lo metta
sennò ci perdo la bicicletta:
se non mi boccia,glielo prometto,
le lascio fare qualche giretto".

G.Rodari

lunedì 13 giugno 2011

il regalo della Ra

Questo è il regalo che mi ha fatto la mia amica Ra.

Un nuovo amico.

Ieri sera, al MI AMI 2011 (manifestazione musicale di musica indi), ho conosciuto una giovane artista: Giulia Sagramola.
Giulia è una giovane illustratrice nata a Fabriano che si diletta nel fare shopper con disegni di mostri e mostri dormienti. Questo è il suo blog: http://www.giuliasagramola.blogspot.com/
questa è la sua pagina internet: http://www.giuliasagramola.it

e questo è uno dei suoi mostrini che mi ha regalato Matteo, proprio non ho resistito; poi tra creatrici di mostri ci si capisce...



si chiama Monster Pillow

mercoledì 8 giugno 2011

l'uccellino di guardia

A chi o a cosa sarà di guardia questo bell'uccellino?


sabato 4 giugno 2011

acquazzone:
guarda fuori sola
una donna
Takarai Kikaku



fotografia di Andrea Gasparro.

giovedì 2 giugno 2011

referendum 12 e 13 giugno


http://static.repubblica.it/politica/passaparola.jpg