giovedì 30 dicembre 2010
TULLI TULLI TULLIPAN
questi sono gli orecchini che ho comprato nel negozio della mia amica Elena, ci sono anche altri fiori e altri colori.
(et)* domus et cetera
www.domusetcetera.it
mercoledì 29 dicembre 2010
ZUCCHERO FRUTTATO
giovedì 23 dicembre 2010
martedì 21 dicembre 2010
UN GRANDE PESO
Cari Erbosi, proprio ieri camminando di corsa tra le vie di Milano (non proprio in centro), ho dovuto fermarmi ad osservare uno spettacolo meraviglioso, una pianta di CACHI carica di frutti più o meno così:
L'albero era al di là di una cancellata, nel giardinetto di una casa che in apparenza sembrava semi disabitata e forse proprio per questo motivo, i frutti non sono stati raccolti da nessuno.
Grandi e gonfi pendevano numerosi portandosi appresso i rami sottili, curvi e affaticati. Alcuni cachi erano già caduti a terra. "Che peccato!" ho pensato, tutti quei frutti lasciati a marcire.
Ma lo sapete che il caco proviene dal Giappone e dalla Cina? In Europa, nel '700 veniva considerata una pianta ornamentale, intorno al 1870 la prima pianta di cachi arrivò al giardino di Boboli a Firenze e solo nella seconda metà del '900 cominciò ad essere apprezzato per i suoi frutti. Proprio in Cina e in Giappone, il caco, è considerato l'albero delle 7 virtù, ognuna con un significato:
la lunga vita, la grande ombra, la mancanza dei nidi fra i suoi rami, la mancanza di tarli, la possibilità di giocare con le sue foglie indurite dal ghiaccio, e il poter fare, sempre con le foglie, un bel fuoco vivo e un buon concime per la terra.
I cachi sono il simbolo dell'autunno e dell'inverno.
Riporto qui la ricetta facile facile del mio sorbetto preferito, quello ai cachi appunto.
Sorbetto di cachi.
Se non disponete di una gelatiera , potete anche versare il composto in un contenitore, metterlo nel freezer e frullarlo ogni 5-6 minuti con il mixer a immersione, fino a che il sorbetto non raggiunge la giusta consistenza.
Lavare i cachi, tagliarli a pezzi.
Preparare uno sciroppo mettendo 150 grammi di acqua e 50 grammi di zucchero di canna in una casseruola e facendolo bollire per 5 minuti. Intanto schiacciare 300 grammi di polpa di cachi, togliere eventuali semi e i filamenti bianchi più grossi, aggiungere 1 pizzico di cannella. Mescolare bene con un frullatore a immersione per rendere cremoso il tutto. Sempre mescolando (con una spatola) incorporare lo sciroppo e 1 albume montato a neve ben ferma.
Mettere il composto nella gelatiera per circa 20 minuti.
L'albero era al di là di una cancellata, nel giardinetto di una casa che in apparenza sembrava semi disabitata e forse proprio per questo motivo, i frutti non sono stati raccolti da nessuno.
Grandi e gonfi pendevano numerosi portandosi appresso i rami sottili, curvi e affaticati. Alcuni cachi erano già caduti a terra. "Che peccato!" ho pensato, tutti quei frutti lasciati a marcire.
Ma lo sapete che il caco proviene dal Giappone e dalla Cina? In Europa, nel '700 veniva considerata una pianta ornamentale, intorno al 1870 la prima pianta di cachi arrivò al giardino di Boboli a Firenze e solo nella seconda metà del '900 cominciò ad essere apprezzato per i suoi frutti. Proprio in Cina e in Giappone, il caco, è considerato l'albero delle 7 virtù, ognuna con un significato:
la lunga vita, la grande ombra, la mancanza dei nidi fra i suoi rami, la mancanza di tarli, la possibilità di giocare con le sue foglie indurite dal ghiaccio, e il poter fare, sempre con le foglie, un bel fuoco vivo e un buon concime per la terra.
I cachi sono il simbolo dell'autunno e dell'inverno.
Riporto qui la ricetta facile facile del mio sorbetto preferito, quello ai cachi appunto.
Sorbetto di cachi.
Se non disponete di una gelatiera , potete anche versare il composto in un contenitore, metterlo nel freezer e frullarlo ogni 5-6 minuti con il mixer a immersione, fino a che il sorbetto non raggiunge la giusta consistenza.
Lavare i cachi, tagliarli a pezzi.
Preparare uno sciroppo mettendo 150 grammi di acqua e 50 grammi di zucchero di canna in una casseruola e facendolo bollire per 5 minuti. Intanto schiacciare 300 grammi di polpa di cachi, togliere eventuali semi e i filamenti bianchi più grossi, aggiungere 1 pizzico di cannella. Mescolare bene con un frullatore a immersione per rendere cremoso il tutto. Sempre mescolando (con una spatola) incorporare lo sciroppo e 1 albume montato a neve ben ferma.
Mettere il composto nella gelatiera per circa 20 minuti.
sabato 18 dicembre 2010
BORSINE
giovedì 16 dicembre 2010
martedì 14 dicembre 2010
sabato 11 dicembre 2010
giovedì 9 dicembre 2010
sabato 4 dicembre 2010
GIARDINAGGIO LIBERO D'ASSALTO
Ma voi, cari Erbosi, avete mai sentito parlare dei GUERRIGLIERI GIARDINIERI?
Si tratta di un gruppo di persone che amano la natura, il verde e che cercano di ricostruire alcune zone cittadine dove di spazi verdi proprio non vi è nemmeno l'ombra. Agiscono soprattutto di notte, momento nel quale GLI ATTACCHI VERDI avvengono più facilmente lontano da sguardi indiscreti; arrivano nel luogo predestinato, aprono il bagagliaio dell'auto e iniziano a scaricare sacchi di terriccio, nuove piantine, pale e rastrelli, cosi' ha inizio la guerriglia...
Là ,dove quelle che una volta erano aiuole o piccole rotonde verdeggianti, ora arse o abbandonate, i guerriglieri giardinieri piantano piccole pianticelle, arbusti o siepi che crescendo ridaranno vita al luogo.
Il movimento è nato circa tre anni fa a Milano (e dove altrimenti, vista la penuria di piante e fiori?), da un gruppo di giovani che proprio ne avevano abbastanza di giardinetti con zolle di terra sterili e sporche.
Nuovi gruppi nascono numerosi un po' in tutta Italia.
Dal sito, ho letto che è nato il gruppo di Guerriglieri giardinieri di Ragusa: I TANTU VERDE COLLETTIVO...fantastici.... guardate il loro comunicato:
C'è anche un libro proprio dedicato alla guerriglia di questi giardinieri volontari:
Guerrilla gardening Michele Trasi, Andrea Zabiello
Se qualcuno vuole partecipare o ricevere consigli su come agire per migliorare il verde della sua città, può visitare il sito
http://www.guerrillagardening.it/index.html
oppure scrivere a info@guerrillagardening.it segnalando la propria disponibilità o un luogo dove è necessario agire.
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